Come ogni anno è finalmente giunto il 14 febbraio, la festa degli innamorati. E come ogni anno la ricorrenza divide il mondo in due parti. Perché ci sono solo due modi di festeggiarlo: romanticamente… o cinicamente.
Chi lo festeggia romanticamente, aspetta questo giorno tutto l’anno e inizia a pensare mesi e mesi prima al modo in cui potrebbe fare felice il suo compagno. Queste persone si riconoscono a vista, sono le coppiette che passeggiano mano nella mano, gli svampiti con gli occhi a forma di cuore, quelli che corrono da tutte le parti per preparare un giorno speciale. Ci sono anche innamorati più moderati che si limitano a casti baci che rinnovano le promesse d’amore fatte; senza volerlo, sono loro quelli che risultano più dolci. C’è chi rende questo giorno speciale e importante attraverso i fiori, cioccolatini, poesie, regali e cene, che sono visti come piccoli gesti per dimostrarsi reciproco affetto. Quando si pensa a queste persone, vengono in mente serenate, balli, mazzi su mazzi di rose, film melensi, lacrime d’amore e un enorme sorriso felice sulle labbra. L’immagine più avvincente a cui possiamo pensare è quella di due anziani, sposati da sessanta anni, che camminano al tramonto ancora mano nella mano (quella con cui non tengono il bastone). A voi, incredibili romantici, auguro che la festa rispecchi le vostre aspettative e sogni. Che il vostro amore superi il disprezzo dei cinici e in generale di tutti quelli che sputano e vomitano al solo nominare questa festa. Spero che, qualsiasi cosa vi dicano, l’unica persona che ascolterete sia la “luce dei vostri occhi” che avrete davanti e che la vostra speranza di guardarla anche tra ottanta anni si avveri.
Due piccole poesie ricorrenti su instagram, di due piccole persone che fanno parte dei romantici e che rispecchiano il loro San Valentino:
“Baciami… Perché ogni volta che mi baci,
ogni universo, ogni vita, diventa possibile.”
“ Avrei tante cose da dirti,
ma in questo momento è il silenzio a far da padrone,
un silenzio strano,
un silenzio che grida tutto il mio amore.”
Il 14 febbraio per i cinici invece è solo un giorno di ipocrisie e falsità, creato per vendere e guadagnare sui “poveri sciocchi” che credono nell’amore e che quindi spendono un sacco di soldi in cene, fiori, cioccolatini, regali, biglietti di auguri e chi più ne ha più ne metta. Anche questi si riconoscono subito, perché anche loro iniziano a pensarci mesi prima, ma solo con disprezzo. Sono quelli che guardano male gli innamorati, che alzano gli occhi al cielo davanti a ogni gesto o parola romantica. Hanno sempre un sorriso di scherno sul viso e una presa in giro pronta. Odiano questa festa perché la credono tutta una grandissima menzogna, ma in realtà non vorrebbero mai che la togliessero. Si divertono un sacco a prendere in giro i romantici e dire “te l’avevo detto” quando a inizio marzo i fiori sono seccati, i regali persi, e il “ staremo insieme per sempre” è già finito. In questo giorno si radunano con i loro simili e lanciano i pop-corn sulla tv che ha appena trasmesso una commedia d’amore. Fanno festa e si ubriacano negli stessi ristoranti dei romantici, vomitando quando vedono due che passano la serata a rimboccarsi a vicenda. Sono spiriti liberi, realisti e materialisti. Senza tanti fronzoli in testa. Vivono la vita come viene, senza troppe regole. A questi auguro di divertirsi molto, di usare San Valentino come scusa per ingozzarsi di cioccolato e di cene ai ristoranti. Che si arricchiscano vendendo falsi sogni agli altri. Che sfoghino tutto il loro cinismo e tornino il giorno dopo alla loro vita, che si divertano come non mai insomma!
E qui riporto le “poesie” di San Valentino che rispecchiano i loro ideali, che ci fanno capire in che modo divertente lo vivono, quasi come fosse la festa dell’allegria:
Ora, di qualsiasi fazione tu faccia parte…. Tanti auguri, buon San Valentino. Ricordati che nessuna delle due fazioni vincerà mai, l’unica cosa importante è divertirsi e viverlo bene, qualsiasi cosa vogliano dire queste parole per te.
Cassandra Lava, Classe V
Cassandra Lava, Classe V
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